Fondazione Italiana Diabete, che chiamiamo FID, nasce nel 2009 per volere dei genitori di un bambino divenuto diabetico di tipo 1 a diciotto mesi.
L’obiettivo della Fondazione è finanziare la ricerca per la cura definitiva al Diabete di tipo 1, una malattia autoimmune, la cui causa è parzialmente sconosciuta e che non si può né prevenire, né curare. Una malattia, che nonostante i progressi delle terapie e delle tecnologie a supporto della gestione, compromette pesantemente la vita di chi ne è affetto. Una malattia silente e invisibile, che in Italia colpisce circa 300 mila persone, ma che è sconosciuta ai più e spesso confusa con il più diffuso diabete di tipo 2, con il quale ha nulla a che fare per eziopatogenesi, gestione clinica e impatto sulla quotidianità del malato e della sua famiglia.
Nulla più delle parole del fondatore e presidente può raccontare la FID, i suoi valori e i suoi obiettivi:
Questa Fondazione è nata – come spesso accade in questi ambiti – a causa dell’insorgenza del T1D in mio figlio Ludovico nel 2004, quando aveva solo 18 mesi. Abbiamo iniziato ad assisterlo con la terapia multi-iniettiva, e Voi potete certo comprendere quanto sia stato difficile lottare con dosi microscopiche (eravamo tarati su multipli di 0,25 unità di insulina, con le siringhe!) e profonde e persistenti ipoglicemie notturne e diurne. Ludovico è stato in un paio d’occasioni, durante ricoveri estenuanti, ad un passo dalla fine. Non dimenticherò̀ mai lo sguardo tra l’incredulo e il rassegnato del diabetologo quando ci diceva di non comprendere la situazione e – soprattutto – di essere forti. Un genitore sa cosa significhino quelle parole.
Ecco, quei momenti sono fortunatamente passati, oggi Ludovico ha quasi 18 anni e si gestisce, tra sensori e microinfusori. Fa sport a livello agonistico, frequenta una scuola internazionale, inizia a viaggiare ed esce spesso con i suoi amici.
In effetti, sembra che io abbia qui descritto la normalissima vita di un ragazzo.
E invece ho descritto i meravigliosi successi della Ricerca, che hanno consentito a Ludovico e a tanti altri bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne di vivere, affrontando il loro percorso con un (bel) po’ di difficoltà in più̀ ma comunque di esserci.
Ecco perché́ non posso pensare che la mia vita serva a qualcosa senza fare ciò̀ che posso – nei limiti delle mie capacità e ahimè́ dei miei studi economici e non medici – per aiutare la Ricerca a continuare il suo percorso finché il passo definitivo non verrà̀ compiuto. “
Nicola Zeni, Presidente e Fondatore FID
Siamo una fondazione privata, autonoma ed indipendente.
FID è stata fondata il 21 settembre 2009 da Nicola Zeni ed Alessia Fugazzola con l’obiettivo di sostenere la ricerca scientifica, clinica e di base, in collegamento con università, enti di ricerca nazionali ed internazionali e altre fondazioni per trovare UNA CURA DEFINITIVA al diabete di tipo 1.
Promuoviamo inoltre azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, delle scuole e istituzioni, anche attraverso i media, affinché ci sia una giusta comprensione della malattia in chi non la conosce e una corretta valutazione della gravità della stessa.
Ci poniamo come punto di riferimento non solo per i ricercatori , ma anche per i malati di diabete di tipo 1, affinché possano entrare in contatto e relazione diretta con la ricerca, conoscerne gli ultimi e più promettenti sviluppi ed essere maggiormente consapevoli degli strumenti terapeutici a disposizione oggi e nel futuro, in modo da poter vivere una vita piena e completa, seppur complessa.
Infine siamo a disposizione delle Associazioni che volessero un sostegno per i progetti di ricerca che intendono finanziare. Mettiamo a disposizione dei matching grants per dare maggior sostanza ai loro finanziamenti alla ricerca.
Non siamo collegati ad aziende o società scientifiche. Per Statuto non possiamo ricevere fondi dalle aziende che operano nel campo del diabete di tipo 1, in modo da non aver alcun conflitto di interesse e rimanere autonomi nelle decisioni di finanziamento delle ricerche, che spettano al Presidente e al Consiglio di amministrazione, previa valutazione del Comitato Scientifico.
Raccogliamo fondi per lo più dai malati, dalle famiglie dei malati, da investitori privati. E la nostra prima responsabilità è verso la comunità dei malati, di cui anche noi facciamo parte e con la quale condividiamo il desiderio di vedere prima o poi un mondo senza il Diabete di Tipo 1
Ispiratori della nascita della Fondazione Italiana Diabete sono Nicola Zeni e Alessia Fugazzola, che ricoprono il ruolo di Presidente e Vice Presidente della FID.
Entrambi imprenditori, sono i genitori di Lucrezia e Ludovico, quest’ultimo diabetico dall’età di un anno e mezzo.
Da marzo 2020 Francesca Ulivi, ricopre il ruolo di Direttore Generale e Comunicazione della Fondazione. Giornalista professionista ed ex dirigente di aziende media, malata di Diabete di Tipo 1, dopo quasi 30 anni di carriera nel mondo della comunicazione e della tv, ha deciso di dedicare la sua vita al sostegno della ricerca di una cura per il diabete di tipo 1.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, composto da 5 membri, si occupa della programmazione delle attività e ne cura il perseguimento. Tra gli altri discute e approva programmi e iniziative della Fondazione, il bilancio, decide dell’utilizzo dei fondi raccolti sulla base delle indicazioni scientifiche del Comitato Scientifico
Il Comitato Scientifico di FID è composto da ricercatori e scienziati di chiara fama nell’ambito del diabete di tipo 1, che espletano il loro incarico a titolo gratuito.
Al Comitato Scientifico spetta vagliare i programmi di ricerca sottoposti alla Fondazione per essere finanziati e proporre i più validi all’attenzione del consiglio di Amministrazione che ne decide il finanziamento.
L’attuale Comitato Scientifico è composto da:
E’ primario di Diabetologia dell’Ospedale Niguarda cà Granda di Milano.
Si occupa dai primi anni ’90 del trapianto di isole pancreatiche, prima all’Ospedale San Raffaele di Milano, poi all’ISMETT di Palermo ed infine all’Ospedale Niguarda. E’ stato il primo in Europa ad eseguire il trapianto di isole nell’omento.
Leggi la Biografia del dott. Bertuzzi
Direttore del Centro di Terapie Rigenerative dell’Università di Dresda e Professore di Immunologia. Australiano di origine italiana, ha portato avanti le sue ricerche sul diabete di tipo 1 al Middlesex Hospital di Londra, al San Raffaele di Milano, all’istituto di ricerca sul Diabete di Monaco ed infine all’Università di Dresda. E’ uno degli scienziati più influenti del mondo nell’ambito dell’immunologia e della patogenesi del Diabete di Tipo 1, da moltissimi anni esegue studi di popolazione per prevenire e rallentare l’insorgenza del diabete di tipo 1.
Leggi la Biografia e l’ Approfondimento sul Prof. Bonifacio.
Primario del reparto di Medicina Interna del San Raffaele e degli ambulatori di Diabetologia. Direttore della scuola di specializzazione in Medicina Interna dell’Università Vita e Salute. Direttore del Centro JDRF/TrialNet/Innodia del San Raffaele. E’ stato uno dei fondatori del DRI del San Raffaele, che ha diretto per circa dieci anni. La sua carriera di ricerca, iniziata negli anni ’80, è stata completamente dedicata al diabete con un focus particolare su patogenesi, predizione e prevenzione del diabete di tipo 1, nuovi farmaci per il diabete di tipo 2, metriche del glucosio, nuove tecnologie e prevenzione delle ipoglicemie.
Leggi la Biografia e il Curriculum del prof. Bosi
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