Senza conoscere la causa, la cura sarà sempre parziale.
Vale per qualsiasi malattia e vale anche per il diabete di tipo 1.
Negli ultimi anni la ricerca è riuscita a scoprire molti dei meccanismi legati allo sviluppo di questa malattia autoimmune e alcune delle potenziali cause, anche grazie alle famiglie dei malati che negli ultimi decenni si sono sottoposte agli screening. Ma alcune tessere del difficilissimo puzzle sono ancora da trovare e da sistemare nel posto giusto.
Per questo Fondazione Italiana Diabete (FID) e la fondazione europea INNODIA uniscono le forze per sostenere la ricerca internazionale sulle cause e sui meccanismi di sviluppo del diabete di tipo 1.
Con il nuovo Grant FID-INNODIA, cui sarà possibile applicare dal prossimo 10 novembre, la FID destina 50.000 euro all’anno ad un progetto di ricerca indipendente che potrà utilizzare i dati e i campioni biologici della INNODIA Data & Samples Collection. Si tratta di una delle banche dati e biologiche più completa nel mondo, frutto di 10 anni di ricerca e screening nei familiari di persone con diabete in tutta Europa, portati avanti dal consorzio pubblico-privato Innodia, voluto dall’Unione Europea, di cui la Fondazione Innodia è la continuatrice, con ampliati obiettivi.
Un’iniziativa congiunta per accelerare la ricerca sul diabete di tipo 1
Il Grant FID-INNODIA nasce dall’accordo tra la Fondazione Italiana Diabete e INNODIA, che condividono la missione di favorire una migliore comprensione del diabete di tipo 1 e di sostenere la comunità scientifica internazionale. La missione di FID è infatti sostenere economicamente la ricerca nel mondo per liberarci dal diabete di tipo 1, incentivare la conoscenza pubblica del diabete di tipo 1 e promuove iniziative di advocacy presso le istituzioni perché a loro volta facilitino la ricerca nelle decisioni politiche. Innodia è una fondazione che ha costituito un network europeo di centri di ricerca, centri clinici, aziende e persone con diabete con l’obiettivo di accelerare massimamente tutti i progetti di ricerca su prevenzione e cura del diabete di tipo 1.
La collaborazione nel Grant FID-INNODIA combina due risorse essenziali:
- il finanziamento diretto di FID, pari a 50.000 euro all’anno destinati a coprire personale e materiali per il progetto;
- l’accesso ai dati e ai campioni biologici di INNODIA, messi a disposizione secondo le regole previste per i membri o i licenziatari della rete europea
Il Grant è aperto a ricercatori indipendenti affiliati a università, centri di ricerca o ospedali, escludendo le aziende private, e prevede un utilizzo dei dati esclusivamente per scopi scientifici non commerciali.
Tempi e modalità di partecipazione
Il primo bando aprirà il 10 novembre prossimo e sarà possibile, per i ricercatori titolati, presentare i loro progetti di ricerca entro il 10 gennaio 2026.
I progetti verranno sottoposti ad un doppio grado di giudizio: il primo sarà una Valutazione di novità scientifica da parte del Data Access Committee di INNODIA, per assicurare che il progetto non duplichi ricerche già avvenute o in corso sulla banca dati. Il secondo sarà una Revisione scientifica del progetto da parte del Comitato Scientifico di FID, che proporrà al Consiglio di Amministrazione della Fondazione la classifica dei progetti migliori per la ratifica finale. L’annuncio del progetto vincitore avverrà il 15 aprile 2026.
Ricerca con le persone, non solo per le persone
FID e INNODIA condividono il principio che le persone con diabete siano centrali in ogni processo scientifico (o medico) che le riguardi e sia necessaria la loro partecipazione attiva a questi processi. Per questo, come in tutti i progetti finanziati da FID, ci sarà un “Alleato per la cura” ad affiancare il ricercatore che vincerà il Grant. Gli “Alleati per la cura” sono i volontari di FID, certificati come INPACT Associate, e quindi formati da INNODIA, che aiutano i ricercatori a integrare il punto di vista dei pazienti nella comunicazione e nella divulgazione dei risultati.
Un invito a partecipare a tutte le altre associazioni e fondazioni
Non tutte le associazioni hanno un processo di selezione scientifica rigoroso e codificato e un ufficio grant che garantisca l’applicazione delle procedure, delle norme e dei controlli sulla ricerca che viene fatta, ma possono avere fondi che vogliono destinare alla ricerca.
Per questo FID e INNODIA hanno deciso di aprire la possibilità di co-finanziare ulteriori Grant FID-INNODIA ad associazioni di pazienti, fondazioni o enti non profit interessati a sostenere la ricerca (escluse le aziende), ma che non hanno le risorse per seguire tutto il processo di selezione, assegnazione e controllo.
Il contributo minimo per aderire è di 10.000 euro. Le organizzazioni che intendono partecipare alla call 2026 dovranno inviare una lettera di impegno entro il 10 gennaio 2026 e completare il trasferimento dei fondi entro il 20 febbraio 2026.
