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5x1000 Novità Raccolta Fondi

5626 volte GRAZIE!

Sono da poco arrivati i risultati delle destinazione del 5×1000 dell’anno scorso, portando FID ancora più in alto rispetto all’anno precedente!

Nel 2023 infatti ben 5626 persone hanno scelto di destinare il proprio 5×1000 alla ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1, per un totale di 183.694,77 euro.

Per noi è molto importante sapere che così tante persone sono al nostro fianco, solo tutti insieme potremo arrivare a trovare una cura definitiva!

Se ancora non l’hai fatto, ricordati di destinarlo anche quest’anno a FID: è solo una goccia, ma per noi fa la differenza!

➡️ 97534830159 ⬅️

 

 

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Evento Novità Raccolta Fondi

I prossimi eventi sportivi per la ricerca

Dopo il grande successo della Milano Marathon 2024, abbiamo in programma di continuare a correre per raccogliere fondi per la ricerca!

Iniziamo il 5 e 6 ottobre con L’Eroica, la famosa corsa ciclistica per le strade bianche della Toscana. Gli eroici ciclisti di Fondazione Italiana Diabete, che parteciperanno all’Eroica, hanno un grande obiettivo: finanziare la ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1! 

Se hai il diabete di tipo 1, sei appassionato di ciclismo ma soprattutto vuoi raccogliere fondi per la ricerca, scrivici subito a segreteria@fondazionediabete.org!

Il 27 ottobre per la prima volta FID parteciperà alla Venice Marathon, nella versione da 10 km che permette a tutti di correre o camminare per la città più bella del mondo!

L’obiettivo dei nostri runner è quello di portare a termine la sfida sportiva ma soprattutto finanziare la ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1!

Scopri come partecipare anche tu cliccando qui sotto:

Domenica 3 novembre il Salento ospiterà la Maratona della Grecia Salentina. Il percorso attraverserà dieci comuni in provincia di Lecce per regalare grandi emozioni e affiancare alla sfida sportiva la scoperta del territorio e non solo.

La novità di quest’anno infatti è la STAFFETTA SOLIDALE! Non c’è bisogno quindi di essere atleti, si può correre o camminare: l’importante è raggiungere il traguardo di raccolta fondi!

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Evento Novità Raccolta Fondi Ricerca

Diabethon 2023: dal vivo a Milano il 25 e 26 novembre

TORNA LA MARATONA BENEFICA E INFORMATIVA DI FONDAZIONE ITALIANA DIABETE A SUPPORTO DELLE PERSONE CON DIABETE E DELLA RICERCA

Sabato 25 e Domenica 26 novembre a Milano, i migliori clinici e ricercatori nell’ambito del diabete di tipo 1, saranno a disposizione per rispondere alle domande dei partecipanti e per sostenere la ricerca di una cura definitiva al Diabete di tipo 1.

Torna con la quarta edizione, per la prima volta dal vivo, la maratona benefica per il Diabete di tipo 1, il Diabethon, che si impegna a formare e informare le persone con diabete, raccogliendo fondi per la ricerca di una cura definitiva alla malattia autoimmune.

L’appuntamento è il 25 e 26 novembre presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo, a Milano (Via Gian Domenico Romagnosi 8).

Il Diabethon, creato dalla Fondazione Italiana Diabete, è un vero e proprio congresso medico-scientifico costruito su misura per le persone con diabete: una due giorni di conferenza sullo stato della ricerca scientifica e sulle ultime novità cliniche e terapeutiche, con la possibilità di relazionarsi direttamente con medici e ricercatori. Ed è anche una festa per tutti i volontari della Fondazione e gli altri partecipanti, con la possibilità di prendere parte a Master Class di attività fisica, screening per i familiari di persone con diabete di tipo 1, sedute di supporto psicologico e di counseling.

Nato nel 2020 in pieno lockdown come strumento di sostegno e supporto alle persone con diabete, impossibilitate, a causa del Covid persino a recarsi in ospedale per le visite periodiche, il Diabethon è subito divenuto un appuntamento immancabile per le persone con diabete di tipo 1 e per i clinici e ricercatori che generosamente si mettono a loro disposizione.

Solitamente previsto per il periodo di Natale, quest’anno è stato anticipato alla fine del mese di novembre, a simbolica chiusura del mese dedicato alla consapevolezza sul diabete.

L’edizione 2023 è particolarmente densa di novità, così come lo è l’ambito della ricerca in questo momento nell’avvicinamento ad una cura al diabete di tipo 1.

Si parte sabato alle 14 con uno dei massimi esperti mondiali del trapianto di isole pancreatiche, il prof. Lorenzo Piemonti, direttore del Diabetes Research Institute di Milano e del Dipartimento Trapianti e Terapie Avanzate dell’I.R.C.C.S. San Raffaele di Milano. Assieme al suo team di ricerca presenterà tutti gli aggiornamenti nell’ambito della cura definitiva del diabete di tipo 1 attraverso i trapianti di cellule staminali che producono insulina.

“Predire, Prevenire, Curare il Diabete di tipo 1: l’ultimo miglio della ricerca per un mondo senza diabete”, questo il titolo della sessione di Sabato 25 del Diabethon che proseguirà con un’altra scienziata di fama internazionale, Manuela Battaglia, Direttrice Generale di INNODIA, che risponderà alla non facile domanda “E se potessimo non ammalarci mai?”, suo il compito di far conoscere le terapie che modificano la storia naturale della malattia con l’obiettivo di rallentarne l’insorgenza, prevenirla del tutto o modificarne il corso clinico.

Tema fondamentale del Diabethon 2023 è inoltre la legge n.130/2023 che istituisce nel nostro paese, primo al mondo, lo screening della popolazione pediatrica per diabete di tipo 1 e celiachia, promossa da Fondazione Italiana Diabete. Ne parlerà il vice- Presidente della Camera dei Deputati, onorevole Giorgio Mulè, del quale la legge porta il nome e che la ha fortemente voluta,  con la Presidenza della Fondazione Italiana Diabete e i professori Emanuele Bosi (Direttore della medicina Interna e Diabetologia del San Raffaele di Milano e Carlo Catassi (Direttore della clinica pediatrica dell’ospedale Salesi di Ancona), che hanno definito le basi scientifiche del provvedimento.

Il programma di domenica 26 è invece completamente dedicato alle nuove tecnologie, alle terapie e alla gestione del diabete di tipo 1.

Alle 10 aprirà la sessione sulle nuove tecnologie il Prof. Tadej Battelino, primario della pediatria dell’ospedale dei bambini di Lubiana e Presidente del più importante congresso internazionale sulle tecnologie e terapie del Diabete (ATTD), che assieme al dottor Andrea Scaramuzza, direttore della diabetologia pediatrica di Cremona e alla dottoressa Daniela Bruttomesso, dell’Ospedale di Padova, tra le prime in Italia a sperimentare il Pancreas Artificiale, racconteranno come l’uso della tecnologia ha di fatto modificato la gestione del diabete di tipo 1.

Mentre nel pomeriggio il dottor Federico Bertuzzi, Primario della Diabetologia di Niguarda e il suo team terranno un corso di conta dei carboidrati con laboratori ed esercitazioni.

Nel corso di tutta la giornata sarà possibile partecipare a Master Class di attività fisica, colloqui psicologici e di counseling ed infine sarà possibile, per i familiari di persone con diabete di tipo 1, sottoporsi allo screening degli autoanticorpi per comprendere il rischio di  malattia, grazie al team medico infermieristico del Centro FID-Innodia-San Raffaele, presente in loco.

Ultima novità di questa edizione, i FID Awards, ovvero i premi ai volontari che più hanno aiutato FID nell’ultimo anno. A premiare i volontari saranno Massimo Ambrosini e Davide Cassani, entrambi molto vicini alla Fondazione e sostenitori della ricerca di una cura al Diabete di tipo 1.

Sarà disponibile in diretta sulla pagina Facebook di Fondazione Italiana Diabete (@Fondazione ItalianaDiabeteETS) per le sessioni autorizzate dai ricercatori, oltreché su youtube a questi link:

Sabato 25 novembre dalle 14:

Domenica 26 novembre dalle 10:

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Evento Novità Raccolta Fondi Ricerca

Le staffette di FID alla Milano Marathon per sostenere la ricerca

L’obiettivo è finanziare un giovane ricercatore per un anno grazie al Team FID di staffettisti

La Milano Marathon si terrà il 2 di aprile 2023

Per la prima volta nella sua storia la Fondazione Italiana Diabete partecipa alla versione in staffetta della Milano Marathon, ovvero alla Lenovo Relay Milano Marathon, il 2 aprile 2023.

L’obiettivo è raccogliere 25 mila euro per finanziare il lavoro di un giovane ricercatore per un anno, finalizzato a trovare una cura definitiva al diabete di tipo 1.

FID è “partner bronze” della Milano Marathon 2023 e ha a disposizione, al momento, 16 staffette, ovvero 64 pettorali.

Ogni staffetta di 4 persone dovrà percorrere in tutto 40 chilometri e ogni membro della staffetta sceglierà la sua frazione tra i 6 e i 14 chilometri. Per partecipare alle staffette non c’è bisogno di essere atleti, si può correre o camminare, a seconda delle proprie possibilità. La cosa fondamentale però è diventare un runner/fundraiser e raggiungere l’obiettivo di raccolta fondi per avere accesso ai pettorali e all’accompagnamento di Fondazione alla Maratona. Con lo stesso meccanismo di raccolta fondi è possibile anche ottenere un pettorale per correre l’intera maratona.

L’obiettivo non è arrivare primi, ma essere campioni di fundraising!

Infatti, l’obiettivo delle staffette non è arrivare primi nella gara podistica, ma arrivare primi nella raccolta fondi!

Come si fa a diventare runner/fundraiser del TEAM FID della Maratona?

  1. Crea una staffetta di 4 persone che siano disposte a correre/camminare ciascuno tra i 6 e i 14 chilometri;
  2. Scegli un nome della vostra staffetta e crea una raccolta fondi sul sito della “Rete del Dono”, qui tutte le info, chiedendo a tutti i tuoi amici e parenti di sostenerti con una donazione;
  3. Una volta raggiunto l’obiettivo minimo di 500 euro a staffetta FID ti regalerà il pettorale solidale, i gadget per partecipare e ti accompagnerà passo passo lungo tutto il percorso fino al grande giorno della corsa!

PER ESSERE PARTE DEL TEAM FID DELLA MARATONA DI MILANO, creare la tua staffetta, avere maggiori informazioni o per avere supporto nell’apertura della tua campagna di raccolta fondi scrivici qui e ti aiuteremo passo passo  

segreteria@fondazionediabete.org

L’emozione più grande: passarsi il testimone della ricerca e fare gli ultimi metri, tagliando il traguardo tutti assieme!

Se proprio non si ha voglia o non si può correre comunque si può partecipare all’obiettivo comune di raccolta fondi, donando subito qui: https://www.retedeldono.it/it/progetti/fid-fondazione-italiana-diabete-onlus/le-staffette-per-la-cura-run4fid

Ogni donazione, piccola o grande che sia, è preziosa per raggiungere l’obiettivo, quindi oltre a donare e dimostrare il tuo supporto alle nostre “staffette per la cura” e alla ricerca, puoi condividere la raccolta e chiedere ai tuoi amici di sostenere la ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1.

Anche le Aziende possono partecipare con le squadre dei dipendenti e diventare Fundraiser creando la loro raccolta fondi. Essere parte della Relay Marathon finanziando FID è un fantastico modo di fare squadra all’interno dell’azienda, facendo del bene alla ricerca scientifica! Per sapere come partecipare basta scrivere a: segreteria@fondazionediabete.org .

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Evento Novità Ricerca

PER ARRIVARE ALLA CURA SERVE UNA ALLEANZA

In occasione della Giornata Mondiale del Diabete del 14 novembre, Fondazione Italiana Diabete, in un evento presso la Sala del Cenacolo, ha presentato, attraverso i ricercatori che sostiene, un appello alla Camera dei Deputati per una ampia alleanza tra ricercatori, clinici, istituzioni e società civile, che possa perseguire l’obiettivo di arrivare a curare il diabete di tipo 1 e tentare di prevenirlo in chi ancora non è clinicamente ammalato.

Cento anni fa Leonard Thompson riceveva una puntura di quella che poi verrà chiamata insulina e fu il primo essere umano a sopravvivere ad una diagnosi di diabete di tipo 1; 55 anni fa il dottor Richard Lillehei portava a termine il primo trapianto di Pancreas con successo; 37 anni fa il primo trapianto rene pancreas andato a buon fine in Italia, a Milano, ha permesso l’insulino-indipendenza ad una persona con diabete di tipo 1.

32 anni fa primo trapianto di isole con successo a Milano e 3 anni fa il primo paziente con Diabete di tipo 1 ha ricevuto cellule progenitrici delle cellule beta ottenute grazie a cellule staminali pluripotenti non embrionali in Europa, a Bruxelles.

500 giorni fa Brian Shelton ha ricevuto negli Stati Uniti la prima infusione di cellule beta derivate da staminali pluripotenti e ha guadagnato l’indipendenza dall’insulina

Questa la lunghissima galoppata della scienza per curare il diabete di tipo 1, ora manca l’ultimo miglio!

Le cellule staminali pluripotenti differenziate a cellule beta hanno dimostrato di poter produrre insulina e sono in corso le sottomisssioni alle agenzie regolatorie in 6 paesi in Europa, Italia compresa, per il loro utilizzo nella terapia del diabete. In una prima fase gli studi saranno fatti in soggetti che presentano episodi di ipoglicemia severa e controllo metabolico insufficienze nonostante la migliore terapia con insulina disponibile e richiederanno la assunzione di immunosoppressori. In una fase successiva si potranno sviluppare i primi studi senza l’utilizzo degli immunosoppressori.                        

Il Professor Lorenzo Piemonti, Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Rigenerativa e dei Trapianti e del Diabetes Research Institute del San Raffaele di Milano, che è uno dei principali beneficiari dei finanziamenti di Fondazione Italiana Diabete, ha fatto il punto alla Camera dei Deputati rispetto agli sviluppi della medicina rigenerativa per curare il diabete di tipo 1.Se tutto procede per il verso giusto tra qualche anno potrebbe essere finalmente possibile immaginare d arrivare alla cura del diabete di tipo 1 con un approccio basato sulla medicina rigenerativa “Ma l’ultimo miglio è sempre il più difficile e dipende non solo dalla scienza, ma scelte più ampie di altre componenti della società quali gli stakeholder economici e politici “ ha detto Piemonti: “senza uno sforzo strategico sarà difficile sostenere la ricerca e l’innovazione quando sarà il momento di arrivare al letto del paziente”.

Lo sforzo strategico nazionale dovrebbe riguardare anche la predizione e prevenzione della malattia, non solo lo sviluppo della cura per chi è già ammalato. Il Prof. Emanuele Bosi, Direttore della Medicina Interna a indirizzo endocrino-metabolico deIl’ I.R.C.C.S. San Raffaele e della scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Presidente del Comitato Scientifico di FID ha presentato l’efficacia e i risultati delle attività di screening di popolazione che si portano avanti in molti paesi del mondo.

In Italia oggi, oltre il 40 per cento dei bambini in esordio di diabete di tipo 1 arriva nei PS degli ospedali in chetoacidosi. La chetoacidosi diabetica è una complicanza acuta che può portare al coma e alla morte e che, quando è particolarmente marcata lascia danni fisici per tutta la vita, oltre a rappresentare un trauma per il bambino e la sua famiglia. Nei paesi in cui viene portato avanti uno screening di popolazione, come ad esempio nella regione tedesca della Baviera, la chetoacidosi scende dal 30/40% al 3%. Lo screening è possibile con un semplice pungidito che permette una analisi di laboratorio degli autoanticorpi del diabete, presenti molti mesi e anni prima della diagnosi. 

Lo screening dell’intera popolazione permetterebbe inoltre di intervenire nelle fasi precedenti alla malattia conclamata con terapie atte a rallentare l’esordio stesso, quali specifici anticorpi monoclonali e altre terapie allo studio.

Il Prof. Bosi, che ormai dal 1985 porta avanti gli screening dei familiari di persone con diabete di tipo 1 prima in ambito nazionale e poi all’interno di consorzi di ricerca mondiali ed europei ha affermato che “lo screening degli anticorpi del diabete di tipo 1 non può più essere considerato ricerca clinica, ma una vera e propria azione di salute pubblica, come avviene per molte altre malattie”.

Il nostro obiettivo è costruire tutte le alleanze necessarie per liberarci dal diabete di tipo 1” ha affermato il Presidente della Fondazione Italiana Diabete Nicola Zeni “e quella con le istituzioni è fondamentale per percorrere le poche miglia che mancano alla cura definitiva e alla prevenzione della chetoacidosi in esordio e possibilmente della malattia stessa”

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Novità Raccolta Fondi

Insieme per l’Ucraina!

La campagna di aiuti di Fondazione Italiana Diabete a sostegno delle persone con diabete e del popolo ucraino.

Fondazione Italiana Diabete si mobilita per sostenere le persone con diabete e tutto il popolo dell’Ucraina che sta soffrendo per la guerra.

“Insieme per l’Ucraina” è una campagna di aiuti economici e sanitari costruita in collaborazione con svariate associazioni nazionali ed internazionali: La Croce Rossa Italiana, quella Ucraina e quella Rumena, la Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia, l’A.N.P.A.S., Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, L’Associazione Italia-Ucraina Maidan che da molti anni aiuta la popolazione Ucraina dall’Italia, la Caritas Polacca, la Fondazione Bongianino, l’Associazione Realmonte e la Protezione Civile di Cerro Maggiore, Rescaldina, San Vittore Olona.

Finora sono stati inviati oltre tre tonnellate di materiali per persone con diabete e oltre mille scatole di insulina.

Che cosa ti chiediamo di fare?

1. AIUTARE CON UNA DONAZIONE

C’è urgente necessità di fondi, Cliccando qui puoi donare con paypal o iban per:

  1. supportare immediatamente la spedizione dei materiali in Ucraina e nei campi profughi e l’acquisto dei materiali richiesti con urgenza
  2. finanziare nel medio periodo l’associazione internazionale Insulin for Life cui FID devolverà tutto quel che rimane dall’operazione di spedizione e consegna dei materiali

E’ importante che nella causale di PayPal o del Bonifico tu scriva: “Ucraina” o “Per L’Ucraina” o “Insieme per l’Ucraina”

Se invece vuoi donare attraverso Facebook puoi farlo cliccando qui 

2. AIUTARE CON I PRESIDI E I FARMACI

Abbiamo organizzato punti di raccolta ovunque in Italia grazie ai Volontari per la ricerca FID, intanto potete cercare se ce ne è uno vicino a voi.

QUALI MATERIALI SONO RICHIESTI?

Tutti i materiali devono essere nuovi, in confezione integra e non scaduti. I materiali scaduti o sfusi verranno buttati, quindi inutile portarli ai punti di raccolta. Non doniamo a chi ne ha bisogno quello che non utilizzeremmo noi! 

MATERIALI PER IL DIABETE*:

  • GLUCOMETRI CON BATTERIE SPECIFICHE FUNZIONANTI E DI SCORTA 
  • STRISCETTE
  • PUNGIDITO
  • AGHETTI PER PENNE DI INSULINA
  • SALVIETTE DISINFETTANTI
  • SIRINGHE DA INSULINA
  • INSULINA (sia ultrarapida che basale, sia in penna che in fiale, confezioni chiuse e nuove)
  • GLUCAGONE
  • ZUCCHERO IN ZOLLETTE O IN BUSTINE (solo per chi raccoglie in Lombardia o viene a consegnare al centro di raccolta della Protezione Civile di S. Vittore Olona)

MATERIALI MEDICI GENERICI*:

  • Kit di primo soccorso in confezione impermeabile
  • Paracetamolo
  • Antibiotici a largo spettro
  • Bende
  • Garze
*I materiali e i farmaci debbono essere nuovi, non scaduti ed in confezioni integre. Fatto salvo per materiali e farmaci avanzati per cambio terapia o per lutto e che il SSN non ha rivoluto indietro, purché siano in confezione integra e non  siano scaduti. 

DOVE PUOI PORTARE I MATERIALI?

LAZIO – ROMA 

Punto di raccolta 1 (referente Mirta 3485106485): Piazza Albania 35 – zona centro – citofonare Reception Orari: tutti i giorni, tutto il giorno

Punto di raccolta 2 (referente Corinna 3389326698) – Via Aurelio Saffi 6 – zona Monteverde – Citofono Alessio Rosi – solo dopo le 17,00

 

LOMBARDIA 

MILANO

Punto di raccolta 1 (referente Francesca): Via Senato, 15 – zona Centro –  Lunedi/Venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 19: lasciare in portineria ed indicare se c’è insulina da mettere in frigo (si accettano solo scatole chiuse, no penne singole) 

Punto di raccolta 2: (referente: Luigi 3472777595 oppure 026693385) presso Tecnistudio, Via Napo Torriani, 29 – zona Stazione – dalle 9 alle 19, chiamare prima di consegnare

Punto di raccolta 3: Fondazione Italiana Diabete (referente: Arianna 3345831829) Via XXIX Maggio, 15 – Legnano (Milano)

VARESE Referente: Michela 3343860557 – Via G. Mazzini, 6

 

PIEMONTE 

ALESSANDRIA Referente: Antonella Chimenti, Associazione JADA, chiamare 3338002546 per accordarsi

VERBANIA – ALTO NOVARESE Referente: Francesca  3407151454 –  chiamare per accordarsi

 

CALABRIA 

REGGIO CALABRIA  Referente: Martina 3473157922 – Piazza Parrocchia Santa Maria, Divino Soccorso – chiamare per accordarsi

 

PUGLIA 

PROVINCIA DI LECCE Referente: Mario 3479058953 – Ente Religioso Salento per Cristo, Via 2 Giugno 47 – Trepuzzi – sempre disponibile

PROVINCIA DI BRINDISI Referente: Samuele 3491206441 –  Centro Polispecialistico Salute e Benessere Via Mannarino, 40 – Mesagne – chiamare per accordarsi

 

UMBRIA 

PROVINCIA DI PERUGIA Referente: Alessia 3319879237 – Via Gioacchino Rossini, 13 – Bastia Umbra – chiamare per accordarsi per la consegna

 

MARCHE 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO Referente: Stefano – FB Studio Pignotti, presso Centro Rubino, Via Pasubio 36, interno 19 – dalle 8,45 alle 13 e dalle 15 alle 20

 

VENETO

PADOVA Referente: Valeria 3493938819- Via del Commissario 44 – dalle 16,30 alle 18,30 – chiamare per accordarsi 

ROVIGO Referente: Angela 3421855802 – Via Nicolio, 22 – chiamare per accordarsi

TREVISO Referenti: Jessica 3341247042 e Nicola 3477842882 – Via XI febbraio 5/a –  Quinto di Treviso – dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19

PROVINCIA DI VICENZA – Romano d’Ezzelino Referente: Max 3911200060 – Via Marconi 5, Romano d’Ezzelino – chiamare prima di consegnare

 

TRENTINO ALTO ADIGE

ROVERETO (TRENTO)  Referente Ketty 3470112505 – Via Pavani 2 – dalle 12 alle 19 – chiamare prima della consegna

 

CAMPANIA

NAPOLI E PROVINCIA Referente: Rosanna e Associazione l’Isola che Non c’è: chiamare 3283360474 per accordarsi

PROCIDA E ISCHIA: Nadia e DIALife Onlus:  chiamare 3318503276 per accordarsi

 

LIGURIA

GENOVA: Daniela presso dott. Francesco Oneto – Via Aldo Casotti, 32R, chiamare 3474545040 per accordarsi -non lasciare sacchetti fuori dallo studio per cortesia.

LA SPEZIA: Pablo e Carolina 3482362115 oppure 3406310869 presso Banca Fideuram, Piazzale Kennedy 56/57 – chiamare per accordarsi

EMILIA ROMAGNA

PROV. DI MODENA: Gianluca 3423213906, Mirandola – chiamare per accordarsi

 

SICILIA

PALERMO E PROVINCIA: Francesco 3470632295 chiamare per accordarsi

SIRACUSA: Gaia 3383796201, Via Pescara 34, dalle 13 alle 15,30 e dopo le 18, chiamare prima per accordarsi

 

SARDEGNA – solo provincia di Nuoro

Referente: Marika  3461004998 – chiamare per accordarsi

 

FRIULI VENEZIA GIULIA  

TRIESTE Referente: Elisabetta (3463247856), Associazione Insù Giovani Diabetici, Via Trento 16 c/o Ass. Insù – chiamare per accordarsi

 

TOSCANA 

Referente: Viola  3474872167 – chiamare per accordarsi

Se non trovi un luogo di raccolta vicino a te, ti consigliamo di donare su Facebook o con Paypal o Iban (v. su)

A CHI VERRANNO DATI MATERIALI?

Il primo convoglio di Fondazione Italiana Diabete e Fondazione Rava è stato inviato al Centro di Raccolta degli aiuti umanitari di Chernivtsi, da cui sono stati distribuiti alla popolazione bisognosa, ai soldati ucraini e agli ospedali e ai medici nel territorio dell’Ovest e del centro dell’Ucraina. Da parte di FID sono stati inviati quattro bancali di materiali sanitari per persone con diabete per un totale di oltre 150 scatoloni.

Oltre trenta scatoloni di materiale e farmaci per persone con diabete, sono stati inviati, sempre con la Fondazione Rava, presso il confine Polacco, nella località di Tarnow, dove sono stati smistati negli ospedali del paese. 

Un piccolo carico di aiuti per otto bambini con diabete, che stavano rimanendo senza isulina, è stato inviato a Nyjnii Verbjj, un paesino in provincia di Kolomyia, nell’Ucraina dell’Ovest. 

Un quarto carico di circa venti scatoloni è partito il 17 marzo al mattino, sempre alla volta della frontiera tra Ucraina e Romania e verrà portato da volontari locali sempre al Centro di Raccolta degli aiuti umanitari di Chernivtsi. 

Il quinto carico è stato destinato alla Croce Rossa Rumena per essere distribuito al confine con l’Ucraina, il sesto ad un centro di accoglienza della Caritas Polacca. Con la Croce Rossa Italiana sono stati inviati due carichi molto grandi destinati al centro di smistamento di Chernivtsi, grazie al mezzo refrigerato donato a Croce Rossa Italiana dalla Fondazione FEDEZ. E infine l’ultimo carico è stato affidato ad ANPAS e alla Chiesa Ortodossa Ucraina.

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GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE 2021: LE INIZIATIVE DI FID

400 mila euro di finanziamenti nel 2021 per la ricerca della cura definitiva del Diabete di tipo 1 e un convegno per portare la ricerca e i ricercatori italiani in Senato

Il presidente di FID, Dott. Nicola Zeni, illustra le attività della Fondazione.

“100 anni di insulina, 100 anni di ricerca di una cura al diabete di tipo 1”, questo il titolo del convegno organizzato oggi, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani per avvicinare la ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1 al mondo delle istituzioni.

Fondazione Italiana Diabete, che quest’anno ha finanziato con circa 400 mila euro la ricerca di una cura definitiva a questa malattia autoimmune, ha deciso, con il sostegno del Senatore Eugenio Comincini di accendere un faro sulle eccellenze della ricerca italiana di una cura alla malattia.

L’Italia è sempre stata un paese in prima linea nella ricerca della cura per questa malattia autoimmune, dal professor Franco Bottazzo che negli anni ’70 scoprì a Londra, assieme a Debora Doniack gli autoanticorpi, fondamentali per la diagnosi, al professor Camillo Ricordi che negli anni ’80 comprese come isolare le cellule beta del pancreas per trapiantarle, fino all’italo-australiano Prof. Ezio Bonifacio che, primo in Europa, porta avanti in Baviera screening dell’intera popolazione dei bambini e propone terapie per rallentare la malattia (presente al convegno).

“Non dobbiamo cancellare la parola malattia quando parliamo di diabete di tipo 1, perché è una malattia cronica grave, – ha affermato Nicola Zeni, Presidente della Fondazione Italiana Diabetementre dobbiamo fare quanto possiamo per cancellare la parola stessa diabete di tipo 1, ovvero trovare la maniera per curarla definitivamente”




Nella foto da sinistra a destra: Alessia Fugazzola, vice presidente della FID, il Senatore Eurgenio Comincini, il Direttore del Diabetes Research Institue del San Raffaele, Prof. Lorenzo Piemonti, il Dott. Nicola Zeni, Presidente di FID,  il Direttore Generale di FID Francesca Ulivi, il primario della medicina interna del San Raffaele e Direttore del Centro di Prevenzione del Diabete di tipo 1 Prof. Emanuele Bosi, la dott.ssa Alessandra Fierabracci, dell’IRCCS Bambino Gesù di Roma e il Prof. Federico Bertuzzi, primario della Diabetologia del Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda.

Cinque tra i principali scienziati impegnati nella lotta alla malattia hanno presentato alle istituzioni i grandi passi avanti fatti dalla ricerca di una cura in questi anni, con l’importante ruolo svolto dal nostro paese sia nel campo della patogenesi, degli screening e della prevenzione, sia in quello delle cure successive, per chi è già stato colpito, grazie ai trapianti di isole pancreatiche e alle terapie cellulari con le cellule staminali.  

Nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani si è anche discusso del ruolo fondamentale delle istituzioni per il sostegno alla ricerca, non solo in termini economici, ma anche di policies a sostegno, ad esempio, per gli screening di popolazione.

Parlando dell’insulina, di cui si festeggia il centenario della scoperta, il Professor Lorenzo Piemonti, Direttore del Diabetes Research Institute del San Raffaele ha detto: “vorremmo non festeggiare il 120mo anniversario e nemmeno il cento decimo, dopo 100 anni dalla prima iniezione che salvò la vita ad un ragazzo con diabete di tipo 1, è arrivato il momento di guarirla questa malattia e non solo di cercare di controllarla grazie alle insuline e alle tecnologie”.

La scienza non ha ancora trovato la causa del diabete di tipo 1, così come di nessuna malattia autoimmune, ma lo sviluppo delle terapie cellulari promette di ridare la funzione pancreatica a chi l’ha avuta distrutta a causa dell’attacco autoimmune, in attesa di capire appunto come bloccare questo attacco e quindi poter prevenire la malattia.

Gli studi finanziati da Fondazione Italiana Diabete quest’anno spaziano dalla cura successiva: trapianti di isole e cellule staminali; agli screening, fondamentali per bloccare esordi drammatici e pericolosi e per tentare farmaci preventivi, fino a studi sulla patogenesi, proprio per capire quei meccanismi che ancora sfuggono nel comprendere la causa della malattia.

I centri finanziati o in via di finanziamento entro l’anno sono il Diabetes Research Institute del San Raffaele, l’Ospedale di Niguarda di Milano, l’IRCCS Casa del Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, l’IRCCS Bambino Gesù di Roma e il Prince of Wales Hospital di Sidney, grazie al Grant di Ricerca Internazionale con ISPAD, l’International Society for Pediatric and Adolescent Diabetes. Inoltre la Fondazione ha cofinanziato il Centro di Prevenzione del Diabete di tipo 1 Fid- Innodia-San Raffaele, che permette a tutte le famiglie con persone con diabete di partecipare agli screening gratuitamente da casa loro.

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Novità

In caso di Emergenza!

Ecco un regalino di FID per affrontare le vacanze estive in tranquillità (e anche il resto dell’anno)

Una cartolina di emergenza da usare in caso di bisogno

Alcuni fanno un tatuaggio, altri portano un braccialetto. Ma se si vuole avvisare i soccorritori o chiunque ci dia una mano nel caso non ci sentiamo bene o siamo in ipoglicemia, c’è anche il vecchio metodo del bigliettino da tenere in tasca, nella borsa, nella cover del cellulare o dove si vuole. Con l’avvicinarsi delle vacanze estive, abbiamo pensato di creare alcune cartoline di emergenza da stampare assieme (sotto spieghiamo come) e portare sempre con se.

Come fare per avere questa cartolina?

La si può comodamente scaricare e stampare dal proprio computer. Nelle preferenze di stampa basta scegliere la grandezza e poi una volta stampato la si può piegare a soffietto e mettere dove si vuole, anche in più copie.

Qui sotto la versione stampabile: basta aprire la foto e dare la stampa, scegliendo la grandezza preferita. Poi si piega a soffietto lasciando la prima pagina rossa ben visibile. Per mantenerla più a lungo può essere utile plastificarla.

Oppure, se preferite, ecco qui sotto il PDF scaricabile e stampabile, come la foto sopra. C’è sempre da scegliere la grandezza della stampa (noi consigliamo di far stare le 4 cartoline in una pagina) ed eventualmente, una volta stampato ritagliare i bordi.

Nell’ultima scheda potete aggiungere a penna (se possibile di colore nero o pennarello) il vostro nome, gruppo sanguigno e i contatti della o delle persone da chiamare in caso di emergenza.

Inoltre, per chi avesse la stampante in bianco e nero, ecco una versione senza colori. Potete stampare questa foto:

…oppure scaricare e stampare il PDF qui sotto:

Fondazione Italiana Diabete auguri a tutti una estate serena e felice!

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Evento Novità Ricerca

BL🔴🔴DY GOLF

Il primo evento golfistico in Italia per finanziare la ricerca di una cura al diabete di tipo 1

Finanziare la ricerca per una cura definitiva al diabete di tipo 1 giocando a golf con dei grandi maestri.

E’ questo BL🔴🔴DY GOLF:

una serie di eventi unici, divertenti ed entusiasmanti, creati da Fondazione Italiana Diabete in collaborazione con O.L.G.A., costruiti su misura per chi sa giocare e vuole migliorarsi, ma anche per chi vuole imparare ad approcciare il green.

Silvio Grappasonni e Nicola Pomponi, due dei super-coach di BL🔴🔴DY GOLF.

Il golf e il diabete di tipo 1 hanno molte cose in comune, a partire dallo swing: il colpo principale del Golf, tradotto in italiano, significa oscillazione, altalena, come quella che subiscono costantemente le glicemie di una persona con diabete di tipo 1. E, come tutte le persone con diabete sanno, sono proprio queste oscillazioni uno dei problemi della malattia, perchè portano le complicanze, assieme al fatto che la malattia sia cronica e non si possa guarire.

Nella gestione del diabete come nel golf bisogna esser pazienti, stare calmi, costruire una strategia, essere flessibili, imparare a ripartire e soprattutto ricordarsi che la perfezione è impossibile. Insieme però si possono risolvere molte cose e si può imparare a migliorarsi, per questo FID ha creato BL🔴🔴DY GOLF:

  • Una intera giornata sui migliori green d’Italia
  • Con un dream-team di coach professionisti a totale disposizione
  • Gara a 9 buche
  • Learning boxes
  • Corner dinamici
  • Ability Contest
  • Video personalizzati della giornata
  • Hospitality e il divertimento finale con il Bloody Cocktail
Il calendario degli eventi di Bloody Golf: 23 giugno, 14 e 28 settembre.
Tre appuntamenti per BL🔴 🔴DY GOLF: 23 giugno, 14 e 28 settembre.

Il primo appuntamento è il 23 giugno al Golf Club di Castel Conturbia sul Lago Maggiore.

Tutte le quote di partecipazione saranno devolute alla ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1.

Per maggiori informazioni clicca qui

mail: info@bloodygolf.it – telefono: +39 0331 504623

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Novità Ricerca

FID-ISPAD Diabetes Research Grant

Un grant di 25 mila euro aperto ai giovani ricercatori di tutto il mondo iscritti ad ISPAD

Fondazione Italiana Diabete è fiera ed orgogliosa di annunciare la creazione del primo FID-ISPAD Diabetes Research Grant.

Si tratta del finanziamento da parte di FID di 25 mila euro per un progetto di ricerca finalizzato alla cura definitiva del diabete di tipo 1. Questo finanziamento è stato possibile grazie a tutte le persone vicine alla comunità delle famiglie colpite dal Diabete di tipo 1, che hanno partecipato alle raccolte fondi della campagna #aiutaciaguarire e del Diabethon 2020.

Il primo Grant internazionale di FID per la ricerca di una cura al Diabete di tipo 1

Il finanziamento è destinato ai giovani ricercatori dell’ International Society for Pediatric and Adolescent Diabetes – ISPAD, la Società Scientifica Internazionale per il diabete pediatrico ed adolescenziale, che ha membri in tutto il mondo tra diabetologi pediatri, infermieri, ricercatori e promuove la ricerca clinica e di base, l’educazione terapeutica e l’advocacy per il diabete nei bimbi, nei ragazzi e nei giovani adulti.

Si tratta del primo Grant internazionale della Fondazione e verrà assegnato su base competitiva al migliore tra i progetti presentati e giudicati da una commissione di esperti formata da membri dei Comitati Scientifici di FID e di ISPAD. Il FID-ISPAD Research Grant è aperto solo a candidati provenienti da istituzioni senza scopo di lucro, che facciano parte di ISPAD e abbiano preferibilmente meno di 40 anni.

La scadenza per la presentazione delle domande è il 9 luglio 2021. Qui tutte le informazioni per fare domanda per il Grant e qui le modalità di applicazione.

Ancora un enorme ringraziamento da parte di FID a tutte le persone che, nonostante questo anno difficile, sostengono la ricerca di una cura al diabete di tipo 1. Riusciremo a trovare la cura! Ma solo tutti assieme!