I RISULTATI DELLO STUDIO D1CE SCREEN DIMOSTRANO CHE LO SCREENING SU LARGA SCALA DI PUO’ FARE. ORA SI INIZI LO SCREENING A LIVELLO NAZIONALE
5363 bambini sono stati sottoposti allo screening degli anticorpi di diabete di tipo 1 e celiachia nell’ambito del D1Ce Screen portato avanti da ISS in 4 regioni italiane: Lombardia, Marche, Campania e Sardegna.
Sono stati presentati oggi all’Istituto Superiore di Sanità, a Roma i dati del progetto pilota della legge di screening 130/23 che FID ha proposto e promosso, il cui obiettivo era capire quale fosse il metodo migliore per attuare la legge e, secondariamente i tassi di positività agli anticorpi che predicono le due malattie.
I dati hanno dimostrato che uno screening su larga scala si può fare, con il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta che hanno un contatto diretto e godono della fiducia delle famiglie.
D1Ce Screen è stato condotto dall’ISS, in convenzione con il Ministero della Salute e implementato da uno “steering commitee” che comprende, oltre ad ISS, la SIEDP (Società Italiana Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica), la FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) e proprio FID (Fondazione Italiana Diabete), che quattro anni fa ha dato il via al percorso che ha portato alla legge. L’obiettivo del D1Ce Screen era evidenziare la sostenibilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale, le potenzialità, le criticità organizzative e i costi-benefici di un potenziale screening su scala nazionale delle due patologie, così come previsto dalla Legge 130/2023.
“D1Ce – prosegue Zeni – ha confermato anche l’accettabilità degli screening da parte delle famiglie, così come lo studio UNISCREEN, sostenuto da FID e operato direttamente dalla Fondazione e dai volontari e i cui primi risultati sono da poco stati pubblicati su Frontiers in Public Health[1]. Curare definitivamente il diabete di tipo 1 è l’obiettivo principale della nostra Fondazione. Per questo, tra gli altri, abbiamo finanziato UNISCREEN, coordinato dall’IRCCS San Raffaele, che ha previsto in una cittadina del milanese, uno screening di popolazione del diabete di tipo 1 e della celiachia, oltreché di altre malattie croniche cardiovascolari. Il lavoro, che ha fatto da apripista all’applicazione della Legge 130, ha evidenziato come in quasi il 50% dei soggetti un’unica puntura del dito fosse stata sufficiente per eseguire tutte le misurazioni oggetto dello studio e come oltre il 90% dei partecipanti avesse considerato il prelievo capillare semplice e pratico”.
“Sia D1Ce sia UNISCREEN hanno dimostrato come gli screening siano sostenibili e ben tollerati dalla popolazione. Adesso bisogna portarli al più presto in tutte le Regioni italiane. Il nostro impegno per raggiungere questo obiettivo è iniziato nel 2021, quando abbiamo dato impulso al percorso parlamentare culminato con la Legge 130/2023. Ne abbiamo sostenuto l’iter approvativo e oggi continuiamo a vigilare affinché diventi realtà, scongiurando che i bambini italiani destinati ad avere il diabete di tipo 1, sviluppino i sintomi più pericolosi della malattia, come la chetoacidosi, che può essere letale. Inoltre, ci auguriamo che la possibilità di monitorare questi bambini, come mai fatto finora, apra nuovi orizzonti verso una maggiore comprensione delle cause della malattia e verso terapie sempre più efficaci”, conclude Zeni.
Per chi volesse approfondire appuntamento a domenica 13 luglio alle 18,30 per una puntata della Domenica della Ricerca sulla predizione e prevenzione del diabete di tipo 1 e sui prossimi passi verso l’applicazione della legge in Italia.

[1] Angiulli S, Merolla A, Borgonovo E, De Lorenzo R, Spadoni S, Fontana B, Manganaro G, Rela E, Bongiovanni A, Peracino R, Bellino C, Pata G, Bianconi E, Martinenghi S, Ulivi F, Renzi C, Bosi E; UNISCREEN Study Group. Universal capillary screening for chronic autoimmune, metabolic and cardiovascular diseases: feasibility and acceptability of the UNISCREEN study. Front Public Health. 2025 Feb 11;13:1506240. doi: 10.3389/fpubh.2025.1506240 PMID: 40008147; PMCID: PMC11850345.